mercoledì 3 dicembre 2014

LA GRAMMATURA

Quando si acquista un nuovo album da disegno spesso non si fa caso a quel numero che compare generalmente in basso sulla copertina, 110 gr/mq.

E' la grammatura, un numero molto importante perché indica la consistenza della carta. Così se abbiamo un foglio di grammatura 110 in pratica vuol dire che 1,00 m x 1,00 m  di quel tipo di carta peserà 110 gr, se la grammatura è 220, 1,00 m x 1,00 m  di quel tipo di carta peserà 220 gr e così via. Per il disegno tecnico sia 110 che 220 sono due grammature che possono andare bene, l'importante è che i fogli siano lisci!
Ricordatevi infatti di evitare i fogli ruvidi, più adatti per i disegni artistici, perché la grafite del vostro lapis si sfalderebbe oltremodo aumentando così il rischio "patacca" già alto a causa di squadre e gomme non sempre pulitissime (basta lavarle con acqua corrente e una goccia di detersivo per piatti!) BUON LAVORO!

lunedì 19 maggio 2014

BARRIERE ARCHITETTONICHE queste sconosciute... (I)

 Sembrano spirare venti nuovi per la scuola, per i suoi contenitori e per i suoi contenuti, ma intanto siamo ancora troppo spesso in edifici vetusti, sottodimensionati e privi di tanti accorgimenti sia per la sicurezza che per l'accessibilità.
 Così, proprio riguardo a quest ultimo concetto, con la classe 3°B di Crespina ho realizzato nel corso di quest anno scolastico un laboratorio sulle BARRIERE ARCHITETTONICHE per dar modo ai ragazzi, e non solo a loro, di riflettere e confrontarsi con sensibilità su un problema diffuso, attraverso un'esperienza operativa diretta sullo spazio scuola.  

 Innanzi tutto siamo partiti dal concetto di barriera architettonica e già qui ne sono uscite delle belle durante un brain-storming ...
 "Svelato l'arcano" il laboratorio è poi entrato nel vivo attraverso la ricerca sul web di  definizioni più precise e dettagliate sia per il concetto di Barriera Architettonica che di accessibilità, visitabilità e adattabilità ai sensi della L.13/89, ma anche di video ad hoc ...
http://www.roncoweb.it/files/2011/05/2008-Stefano-Scarafile.pdf
http://unacittapertutti.overblog.com/
 ... dopo la ricerca si sono sintetizzati su mappa tanti dei concetti incontrati 
A questo punto è partita la fase operativa e i ragazzi, divisi in piccoli gruppi, si sono impegnati a rilevare con metro e macchina fotografica le barriere in vari punti dell'edificio scolastico, sia all'interno che all'esterno ... 
all'interno della loro aula ...
... fuori dalla scuola ...

" ... abbiamo trovato molte barriere architettoniche come gli scalini di misure diverse, il campanello per suonare troppo alto ... la troppa altezza della rampa per entrare a scuola, i sassi e l'erba che impediscono il passaggio ai diversamente abili in carrozzella ... tutto questo è stato molto ben rappresentato, fotografato e documentato da noi con accurati disegni e accurate misure ... ci siamo spartiti il lavoro ... Gabriele, Lorenzo e Sebastian sono stati bravi nel fotografare, misurare e scovare barriere architettoniche ... Gloria e Sharon hanno lavorato con impegno e seguivano noi ragazzi per disegnare e trascrivere le misure sul foglio"

... negli spazi comuni ...
... e nel bagno!
I rilievi delle barriere sono stati poi riportato con simbologie pensate e disegnate dagli stessi ragazzi su una planimetria della scuola e insieme ad appunti di rilievo, relazioni, disegni e foto sono stati sistemati su cartelloni 100 x 70 ...


 


... infine, per verificare quanto appreso, la classe ha svolto ed auto-corretto una breve test a crocette, molto gradito proprio per la sua brevità.
BRAVI RAGAZZI!!!

domenica 23 marzo 2014

MAPPE MENTALI (IV)

Lavorare con le mappe mentali, in gruppo, usando laptop, smartphone o tablet per cercare informazioni e immagini, è sempre un'esperienza divertente per i ragazzi. Ecco alcuni esempi realizzati dalle classi 1B e 2A della Scuola Secondaria di 1° di Crespina e dalle classi 1F e 2F della Scuola Secondaria di 1° di Santa Luce 
 “Questa esperienza è stata molto bella, ma anche un po’ difficile, perché non andavamo d’accordo, ma alla fine abbiamo fatto un bellissimo lavoro. Dopo tanto lavoro e tante litigate, alla fine siamo soddisfatti. Secondo noi disegnare queste mappe ci aiutano a memorizzare meglio gli argomenti che studiamo.”                       Gruppo: Noemi F., Alice B., Marco B., Marco M., Mattia A., Daniel T. (1B)


 



“Questo lavoro è stato molto divertente perché con questo lavoro abbiamo potuto essere uniti e lavorare in squadra. Alcuni compagni non hanno lavorato come dovevano, ma comunque il risultato è ottimo. Questo lavoro ci ha aiutato ad imparare l’utilità dei settori dell’economia e anche per essere più responsabili. Speriamo che si ripeta. Gruppo: Alex S., Sasha L.,Emiliano M., Arianna M., Marco B., Samuele S. (1F)



giovedì 27 febbraio 2014

I LATERIZI

Tra i prodotti ceramici i laterizi occupano un posto molto importante essendo una grande famiglia che comprende mattoni, blocchi, tavelle e tavelloni, pignatte, volterrane, coppi, tegole o embrici, e pezzi speciali.

Il termine "laterizio" deriva dal latino later (mattone) ed era spesso usato nell'espressione opus latericum (muro di mattoni), mentre il loro uso è senz'altro più antico visto che già le popolazioni sumero-babilonesi ne conoscevano il valore modulare ed espressivo quando usavano mattoni crudi per costruire le loro ziggurat. 

I laterizi sono fatti con argilla, quantità variabili di sabbia, carbonato di calcio, ossido di ferro e sottoposti poi a giusta cottura. In particolare i mattoni possono essere fatti a mano o a macchina e vengono classificati secondo 
  • percentuale di foratura (mattoni e blocchi pieni, semipieni e forati)
  • giacitura in opera (mattoni e blocchi a fori orizzontali o verticali)
  • tecnica di produzione (estrusi, pressati, a mano).


Le dimensioni dei mattoni sono variate nel tempo e ancora oggi possono variare leggermente da una regione all'altra. Il mattone UNI, però, ha dimensioni unificate e presenta queste caratteristiche
Le fasi di produzione dei laterizi sono quattro: preparazione dell'impasto, formatura, essiccamento e cottura.
 In termini di Bioedilizia ecco i pro e i contro dei laterizi:
Pro:
Contro:

giovedì 13 febbraio 2014

INFORMATICA: Disegni geometrici con PAINT (V)

Quinto episodio della serie disegni geometrici, da realizzare con il programma PAINT (tutti i programmi  → accessori → paint)  usando le funzioni RETTANGOLO, LINEA e ELLISSE

1) Innanzitutto impostate la grandezza della pagina su cui lavorerete (barra Menu →  Immagine → Attributi) in modo da avere sufficiente “spazio di manovra” e buona visibilità (es. 50x50cm, 2000x2000 pixel, 20x20pollici);

2) Scegliete ora l’opzione RETTANGOLO dalla barra strumenti e tenendo sempre premuto lo SHIFT (maiuscola) trascinate il mouse tracciando un quadrato delle dimensioni preferite;

3) Usando il comando LINEA, puntate il cursore del mouse in uno dei quattro angoli del quadrato e trascinate il mouse, sempre con il tasto SHIFT premuto, verso l’angolo opposto. Dopo fate lo stesso con gli altri due angoli rimasti;

4) Tracciate le mediane partendo dal centro. Sempre utilizzano il comando LINEA e tenendo premuto lo SHIFT puntate il cursore sopra l'incrocio delle diagonali e tracciate le linee orizzontali e verticali delle mediane con quattro passaggi successivi;
5) Ora cliccate sul comando ELLISSE e posizionate il cursore su l'angolo in basso a destra. Poi tenete lo SHIFT premuto e trascinate il mouse fino a l’estremo opposto della diagonale, rilasciate tutti i comandi per ottenere la circonferenza inscritta nel quadrato iniziale;

6) A questo punto, tenendo sempre premuto lo SHIFT usate il comando RETTANGOLO per disegnare il quadrato inscritto nella circonferenza come indicato sotto;
7) Dopo, tenendo sempre premuto lo SHIFT usate il comando LINEA per unire i quattro punti d'incontro delle mediane con il perimetro del primo e del secondo quadrato e poi con il comando RETTANGOLO tracciate un secondo quadrato più piccolo concentrico agli altri due già  tracciati;
8) A questo punto potete ricopiare 2 volte il modello sopra ottenuto e colorarlo come indicato negli esempi sottostanti oppure a vostra scelta. Un consiglio: usate lo zoom per ripassare i tratti neri più spessi (Barra Menu → Visualizza → Zoom → Ingrandisci)


BUON DIVERTIMENTO!




lunedì 20 gennaio 2014

LABORATORIO di GRAFICA

Completato il Laboratorio di Grafica con la 1°F di Santa Luce!

Dal disegno del modulo alla composizione del pattern ... 

Si disegnano i moduli
su cartoncini colorati ...
... si ritagliano i pezzi
nei vari colori ...
... e si inizia a montare
il pattern incollando i pezzi
sopra un altro cartoncino ...
Ludovico
Ludovico e Samuele
Veronica


Elena, Sasha e Marta
le "sperimentazioni" di Marco



lunedì 13 gennaio 2014

UNA GITA ... VIRTUALE!

All’uscita delle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, la mia attenzione fu catturata da un preciso obiettivo di apprendimento fissato per i ragazzi al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado:
Progettare una gita d’istruzione o la visita a una mostra usando internet
per reperire e selezionare le informazioni utili.
Così, durante il secondo quadrimestre dello scorso anno scolastico con tutte e tre le mie classi terze, organizzate il più possibile in gruppi misti per grado di conoscenze ed abilità, ho allestito un laboratorio per la progettazione di una gita in città italiane a forte valenza artistica e turistica. Tutto attraverso la realizzazione di slide animate, con fotomontaggi, immagini scaricate da Internet, testi, collegamenti ipertestuali, utilizzando principalmente OpenOffice.orgImpress.
I ragazzi si sono dimostrati entusiasti sin dall’inizio per le prospettive offertegli di poter utilizzare i propri pc, tablet e smartphone, di rivestire un ruolo da protagonista e di relazionarsi in classe con l’insegnante in un ruolo jolly, a volte paritetico e a volte discente (come si addice a noi immigranti digitali). Ecco le principali fasi di questo “viaggio”:
1. Lezione frontale per illustrare obiettivi del laboratorio, modalità di esecuzione, possibili imprevisti da risolvere durante il lavoro e principali punti da sviluppare per arrivare al prodotto finale (dove, come, quando, cosa portare, dove dormire, dove mangiare, cosa visitare …);
2.   Formazione dei gruppi mediando tra i desiderata dei ragazzi, le loro attitudini ed abilità e la loro capacità di lavorare in team;
3.   Reperimento delle informazioni da parte dei gruppi (treno, aereo, alberghi, musei, ristoranti, ecc.) su siti specifici e attendibili (Trenitalia, Trivago, Booking, Googlemap, ViaMichelin …) e salvataggio degli indirizzi trovati su un documento di Word (Diario di Bordo) e delle immagini in una cartella di Windows;
4.    Realizzazione di  fotomontaggi con Paint  utilizzando foto scattate da me in classe e scambiate tramite Gmail o Facebook e immagini dei luoghi da visitare reperite dai ragazzi su Internet;

5.    Organizzazione grafica delle slide attraverso cernita e rielaborazione del materiale trovato e realizzato (indirizzi, orari, costi, testi, immagini, fotomontaggi …);
   6.  SEMAFORO ROSSO! Durante il lavoro, a sorpresa, ciascun gruppo si ferma per risolvere degli imprevisti mirati all’acquisizione di specifiche abilità:

  • Creare una tabella dati Excel riepilogativa delle spese sostenute fino a quel momento;
  • Compilare un bollettino di CCP e descrivere come ci si orienta all’interno di un ufficio postale per effettuarne il pagamento;

  • Risolvere “al contrario” un cruciverba, trovando definizioni originali alle parole date;

  • Riassumere, con una mappa mentale, le principali tappe ed avvenimenti del viaggio ipotizzando l’incontro con amici stranieri;

7. Realizzazione di glog (cartelloni virtuali) riepilogativi con GlogsterEdu e successiva trasformazione in immagini Jpeg da inserire nelle slide;
8. Inserimento link ai siti Internet, in corrispondenza di parole chiave (orario di partenza, monumenti, musei, alberghi …) e della relazione finale ;
9.    Montaggio ed animazione delle slide;
10. Revisione dei lavori in aula o via e-mail in orari extrascolastici.

La capacità di lavorare in gruppo di alcuni ragazzi e da soli di altri, sono stati due estremi che ho cercato di amalgamare organizzando il lavoro dei gruppi secondo mirati layout. È stata dura: le defezioni temporanee di alcuni che, come in ogni classe che si rispetti, non sono mancate, le configurazioni internet dei pc che saltavano, la farraginosa iscrizione a GlogsterEdu, le chattate selvagge su Facebook degli irriducibili, prontamente fermate con il blocco del sito da parte della scuola. Alla fine però ce l’abbiamo fatta e la presentazione in sede d’esame è stata per tutti noi motivo di orgoglio e di grande senso di partecipazione.