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giovedì 27 febbraio 2014

I LATERIZI

Tra i prodotti ceramici i laterizi occupano un posto molto importante essendo una grande famiglia che comprende mattoni, blocchi, tavelle e tavelloni, pignatte, volterrane, coppi, tegole o embrici, e pezzi speciali.

Il termine "laterizio" deriva dal latino later (mattone) ed era spesso usato nell'espressione opus latericum (muro di mattoni), mentre il loro uso è senz'altro più antico visto che già le popolazioni sumero-babilonesi ne conoscevano il valore modulare ed espressivo quando usavano mattoni crudi per costruire le loro ziggurat. 

I laterizi sono fatti con argilla, quantità variabili di sabbia, carbonato di calcio, ossido di ferro e sottoposti poi a giusta cottura. In particolare i mattoni possono essere fatti a mano o a macchina e vengono classificati secondo 
  • percentuale di foratura (mattoni e blocchi pieni, semipieni e forati)
  • giacitura in opera (mattoni e blocchi a fori orizzontali o verticali)
  • tecnica di produzione (estrusi, pressati, a mano).


Le dimensioni dei mattoni sono variate nel tempo e ancora oggi possono variare leggermente da una regione all'altra. Il mattone UNI, però, ha dimensioni unificate e presenta queste caratteristiche
Le fasi di produzione dei laterizi sono quattro: preparazione dell'impasto, formatura, essiccamento e cottura.
 In termini di Bioedilizia ecco i pro e i contro dei laterizi:
Pro:
Contro:

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